domenica 24 febbraio 2008

Parigi nel cinema: Quell'oscuro oggetto del desiderio (2)

Solimano
Abbiamo visto in azione a Parigi in Place des Vosges i due protagonisti di Quell'oscuro oggetto del desiderio (1977) di Luis Bunuel: Mathieu (Fernando Rey) e Conchita (Carole Bouquet o Angela Molina, a seconda dei casi), ma i due, sia quando vanno d'accordo che quando litigano, li troviamo in diverse altre zone di Parigi.
Anzitutto, dove abita Conchita? In un piccolo appartamento in un quartiere degradato: la strada è dissestata, il traffico disordinato e le case messe molto male. Sta arrivando la speculazione edilizia, si vedono i grattacelli che stanno sorgendo più in là. Mathieu finalmente è riuscito a sapere l'indirizzo di Conchita (in questo caso Angela Molina, immagine sopra il post) e la troverà, mentre balla il flamenco in cucina accompagnata dalla chitarra di un giovane che desterà i sospetti di Mathieu.


Nel film compare anche la facciata di una cappella bene identificata. La madre di Conchita (Ellen Bahl), che è molto religiosa, va a messa tutte le mattine, difatti la vediamo dopo la fine della messa pochi metri più in là, seguita da un'amica, ad aspettare un autobus su Les Champs Elysées. Si fermerà una macchina di lusso guidata dal cameriere di Mathieu (André Weber) che porterà la donna nell'ufficio, in cui Mathieu riuscirà a convincerla rapidamente -malgrado la religione- ad accettare dei soldi per convincere Conchita a vivere in una casa che lui mette a disposizione. E' l'episodio in cui c'è il topo preso in trappola. Ma Conchita -testa dura- non si farà convincere.


Compare anche Rue de Rivoli, ed affianco all'immagine del film una immagine d'epoca (albumen print o seppia, come la si preferisce chiamare), che ho preso nel sito inglese di cui ho già scritto e che ora trovate facilmente fra i nostri Siti consigliati. Sembra che il traffico fosse un po' minore dell'attuale.


Mathieu e Conchita (qui Carole Bouquet) camminano anche lungo la Senna, la zona non è centrale ma il quartiere è moderno, quasi avveniristico per i tempi. Conchita scatta una foto a Mathieu, poi è lei a guardare il fiume. Mathieu è impacciato dal sacco di iuta, di cui ho già scritto: stavolta è capitato a lui, e sarebbero proprio eleganti, a passeggiare insieme, solo che quel sacco in spalla a Mathieu, ne deforma un po' la configurazione alto-borghese.




Dopo tante traversie, sembra che la situazione sia ormai tranquilla: Mathieu e Conchita (ancora Carole Bouquet) camminano in un confortevole passaggio coperto, hanno evidentemente l'intenzione di fare un pomeriggio di acquisti. Elegantissimi entrambi, Mathieu le tiene leggermente il braccio, Conchita ha l'aria di stare un po' sulle sue, ma sembra tutto sommato contenta. Non ci sono sacchi di iuta tra di loro. Mathieu scorge il piccolo negozio di una ricamatrice che vende abiti da sposa; si ferma affascinato, ragionando sul fatto che sarebbe una bella idea sposarsi.


Ma Conchita, che ne sa una più del diavolo -forse è un diavolo!- si è accorta che nella vetrina, oltre alla ricamatrice ed agli abiti da sposa, c'è il solito sacco di iuta, e mentre Mathieu è quasi commosso dall'abito da sposa, lo guarda in tralice e sta sottraendo la sua mano per prendere le distanze (immagine qui sotto). Cominceranno come al solito a discutere camminando separati, li vedremo di spalle, ma in quel momento ci sarà l'episodio che conclude il film e che non racconto.

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