Roby
Fra gli occhi di Kim Novak Strega in paradiso e quelli del siamese che tiene in braccio, quali sono i più felini? Difficile dirlo: sia lei che il micio sono morbidi, misteriosi, attraenti... e capaci entrambi di magìe e sortilegi, di cui fa le spese l'ignaro James Stewart (che nello stesso 1958 è al fianco di una Kim altrettanto inquietante in La donna che visse due volte). Certo, fra il gatto e la splendida bionda c'è un rapporto stretto, speciale, tanto che inserirsi fra loro sembra tutt'altro che facile.
Così come particolare è l'amicizia molto cameratesca fra Holly e Gatto in Colazione da Tiffany: due creature libere e indipendenti, che detestano orari, contratti e obblighi di qualsiasi genere, terrorizzati da tutto ciò che potrebbe derivarne, amore compreso. Salvo poi ritrovarsi, sotto una torrenziale pioggia purificatrice, a cercarsi l'un l'altro disperatamente, avendo finalmente compreso che certi legami non sono una condanna ma una benedizione, perchè aiutano a sopravvivere in questa valle di lacrime che è il mondo: dove non tutto, ahimè, riluce come i brillanti nelle vetrine dei gioiellieri!
Un altro siamese, non animale stregato ma agente segreto, è la star di FBI operazione gatto, una delle tante pellicole Disney che allietarono la mia infanzia, nei paleolitici anni '60. Qualcuno se lo ricorda? E' la storia improbabile ma travolgente di una signora rapita da spie "cattive", che affida messaggi di soccorso al collarino del gatto della sua vicina, la sbarazzina Hayley Mills -tipica attrice disneyana dell'epoca- affiancata dal simpatico Dean Jones (del quale, a 10 anni, ero perdutamente innamorata). Come al solito, gli addestratori fanno miracoli per riuscire a dare un'allure umana al siamese-007... e come al solito, lui è molto più bravo quando recita senza il loro aiuto!!!
Implicitamente cattivo, per non dire quasi malefico, è invece il persiano bianco coccolato dal capo della S.P.E.C.T.R.E., storico avversario di James Bond in più di un suo film. Si capisce che, se sta tanto a suo agio fra le braccia di quel perfido criminale, anche in lui deve albergare una vena di malvagità, molto superiore alla semplice crudeltà innata di giocare col topo appena catturato prima di finirlo. Ed è singolare che per ricoprire tale ruolo sia stato scritturato proprio un gatto apparentemente così angelico, candido e soffice com'è: probabilmente il motivo sta nel sottile gioco di contrasti fra il candore del persiano e l'anima nera del cattivo, che in tal modo risulta ancor più bieco.
Stuart Little (1999)
Del resto, è un persiano -ed è bianco come il latte- anche il terribile avversario felino di Stuart Little (cui davano voce nel film omonimo Paolo Bonolis e Luca Laurenti). Tuttavia, in questo caso bisogna capirlo, povero gattone: di punto in bianco (sic!) vede il suo trono di signore e padrone della casa insidiato da un roditore in giacchetta e pantaloncini, capace di parlare, cantare, ballare, guidare le automobili(ne), ecc. ecc. Non lo avreste infilato anche voi a centrifugare in lavatrice, un topo così??? Ovviamente riscattandovi, poi, col salvarlo quando si trova davvero in estremo pericolo di vita, dimostrando così che l'amicizia è più forte dei bassi istinti primordiali.
Chiudo con Gli Aristogatti, in rappresentanza di tutti i felini a disegni animati che hanno affollato cinema e TV, da Silvestro passando per Tom (di Tom&Jerry), fino ad arrivare a Garfield. Negli Aristogatti c'è di che far la gioia dei gattofili più appassionati : soriani, persiani, tigrati, di razza e di strada, fino al più tipico di tutti, quel Romeo er mejo der Colosseo che alla fine impalma la bella e aristogattica Duchessa. La quale sarà pure una micia di sangue blu, ma sempre femmina è... e come si fa -dico io- a resistere alla corte di un tale dongiovanni in coda, orecchie e vibrisse? Miaoooo!!!!!!!!!
Chiudo con Gli Aristogatti, in rappresentanza di tutti i felini a disegni animati che hanno affollato cinema e TV, da Silvestro passando per Tom (di Tom&Jerry), fino ad arrivare a Garfield. Negli Aristogatti c'è di che far la gioia dei gattofili più appassionati : soriani, persiani, tigrati, di razza e di strada, fino al più tipico di tutti, quel Romeo er mejo der Colosseo che alla fine impalma la bella e aristogattica Duchessa. La quale sarà pure una micia di sangue blu, ma sempre femmina è... e come si fa -dico io- a resistere alla corte di un tale dongiovanni in coda, orecchie e vibrisse? Miaoooo!!!!!!!!!
Cara Roby, è passato un sacco di tempo da quando è comparso in rete la prima volta, ma penso di avere ancora io il copyright:
RispondiEliminaCome la tigre il gatto s'avanza
con un leggero passo di danza
muove le membra con gran leggiadria
sull'indifeso passero balza.
Questa è la vera natura del gatto;
ritorna un micio se vuole, se crede,
ma è in lui la fiera nascosta e ben viva,
s'affila i denti e gli artigli per l'arte.
Come la vita il dolore il mio gatto
ronfa gioiosa poi dorme s'acquieta
per un nonnulla turbata s'inquieta
il pelo drizza si gonfia poi graffia
è come l'oca che sbuffa e poi soffia -
però mi piace vederla qui quieta,
il pelo liscio, la belva mansueta.
(voto per FBI Operazione Gatto, perché ho avuto anch'io un Siamese in casa) (per informazioni, fare un salto da Habanera)
E che mi dite di questo?
RispondiElimina(Smile)
Roby, gli anni 60 non sono paleolitici!!! (mica per niente, ma la sottoscritta è del '69 e mi tocca difenderli per forza -e per amore... proprio!-)
RispondiEliminaIo ho Gatto di Audrey nel cuore.
Un caro saluto
Laura
Giuliano, secondo me l'autore della poesia -che tu conosci certamente bene- sui gatti ne ha scritte delle altre e sarebbe bello riuscire a sottrargliele con un blitz, che organizzeremo insieme.
RispondiEliminaGabrilu, oddio! il gatto del Chesire... che non ho mai capito se è buono o se è cattivo, dietro quel sorrisone chissà cosa cela. E comunque è assolutamente indipendente, che è la cosa che invidiamo di più ai gatti.
Laura, il Paleolitico non era per niente male, anche se mi sono trovato meglio nel Mesozoico. Qualche problema invece nel Cretaceo, ma in tre secoli li ho superati. Kim Novak, che probabilmente non sapeva dove stesse di casa la recitazione, ha attraversato indenne tutte le ere geologiche, per me il meglio è stato Picnic e Baciami stupido.
Roby, non crederai di finirla qui con i gatti! Remake a gogò, di film ce ne sono, lo so qual'è il problema: le immagini, ma mi metto in pista.
saludos y besos
Solimano
Cari tutti, fra poesie in cui i gatti s'avanzan come tigri, stre-gatti, gatti del paleolitico e del mesozoico... che dirvi? Saluti e miagolii all'unisono!
RispondiEliminaPS: comunque, insisto: gli anni '60 SONO ormai preistoria!
Roby 1956
[:->>>]
Ok, ok.... chi ha visto la mia clava?
RispondiEliminaCare Gatte, a me pare che i veri preistorici siano quelli e quelle che si ostinano a rimpiangere "l'uomo forte", e che purtroppo sono la maggioranza dei ventenni-trentenni... (sulla generazione degli anni 80-90, vedremo).
RispondiEliminaMa qui intanto nevica, sia pure poco; e questo è quantomeno un dato di fatto certo.