sabato 22 dicembre 2007

Tarzan

Tarzan the Ape Man, di W.S. Van Dyke (1932) Racconto di Edgar Rice Borroughs, Adattamento di Cyril Hume, Sceneggiatura di Ivor Novello Con Johnny Weissmuller, Neil Hamilton, Maureen O'Sullivan, C. Aubrey Smith, Doris Lloyd, Forrester Harvey, Ivory Williams Musica: George Richelavie Fotografia: Clyde De Vinna, Harold Rosson (99 minuti) Rating IMDb: 7.2
Giuliano
Tarzan è Johnny Weissmüller. Anche su questo non si discute: tutti gli altri sono volgari imitazioni, più o meno riuscite. Anche se bisogna pur ammettere che è piuttosto improbabile che un uomo di quella stazza (non so quanto fosse alto Johnny, però posso fare una stima ad occhio basandomi sullo specchio e su mie immagini più o meno recenti: non meno di 90 Kg) potesse saltare di ramo in ramo di liana in liana senza spaccarne mai uno e senza mai finire in terra facendosi male. E’ vero che gli oranghi lo fanno, e non sono scimmie piccole: ma lo fanno nel Borneo, mica in Africa. E poi bisognerà pur mettere un po’ d’ordine nella confusione fra le scimmie: perché uno scimpanzé non è un gorilla, e anche di scimpanzé ne esistono almeno due varietà (uno è il famoso bonobo, che si è meritato un libro famoso e molti documentari per i suoi costumi sessuali molto liberi: ma il bonobo non è Cita, così come un leone non è un puma, si somigliano e basta). D’altra parte, come diceva qualche buontempone ai tempi di Totò e di Campanini, è anche legittimo chiedersi: e se Tarzan fosse stato italiano, sua moglie si sarebbe chiamata Liana?

Il primo Tarzan, tratto dai libri dello scrittore Edgar Rice Burroughs, è del 1918: è l’inizio di una piccola serie, e lo interpreta Elmo Lincoln. Sempre nel periodo del cinema muto, c’è un’altra breve serie di film a partire dal 1928, protagonista Frank Merrill. Il primo Tarzan del sonoro (e quindi il primo urlaccio) è proprio suo, di Johnny Weissmuller: «The Ape Man», 1932, regia del grande W.S. van Dyke, con Maureen O’Sullivan a prendersi in risposta l’ormai proverbiale “Me Tarzan, te Jane”. Johnny Weissmüller (1904-1984) nasce in Austria, o meglio nell’Impero Austro Ungarico, visto che oggi il suo paese natale risulta essere in Romania (così come capita a chi è nato italiano a Pola, o a Fiume: se il Duce non le avesse regalate a Tito, sarebbero italiane ancora oggi). Emigra da piccolo negli USA. Gira 12 film dal 1932 al 1948; poi forse il fisico comincia a cedere, si riveste e diventa Jungle Jim, “Jim della Giungla”, a partire dal 1948; prima per una serie di film, poi per la tv. Prima di darsi al cinema, Weissmüller è stato un grande campione di nuoto: record mondiale nel 1922, tre ori olimpici nel 1924, altri due ori nel 1928, più altri bronzi e argenti come staffettista e pallanuotista.
Per mie personalissime ragioni di età, il mio primo ricordo di Weissmüller non risale a Tarzan ma proprio a “Jim della Giungla”, in una serie di telefilm famosa; andava in canoa e una ragazza agitava le mani nell’acqua. “Fossi in lei non lo farei”, le dice Jim: e la ragazza lo guarda male, come si permette quest’energumeno? E allora Jim prende una freccia, ci infilza un pesce dall’aspetto innocuo: è un piranha, che con pochi morsi furiosi, dibattendosi nell’agonia, fa a pezzi l’asta di un’altra freccia. La ragazza guarda inorridita, e d’ora in poi farà tutto quel che dice il Capo (roba d’altri tempi, si capisce: anche Crocodile Dundee ormai è antiquariato, dopo l’avvento di Lara Croft).

Curiose le discendenze dagli artefici di Tarzan: W.S. van Dyke è il padre di Dick van Dyke, lo spazzacamino amico di Mary Poppins; Maureen O’Sullivan è la mamma di Mia Farrow, una ragazza gracile e carina che nella jungla sarebbe stata molto a disagio.
Cita, nella grafia originale Cheeta (quindi diversa da cheetah, che è il ghepardo), ha avuto ovviamente numerosi interpreti: ma per noi umani le scimmie sono tutte uguali, come i Lassie e i Rintintin e i Commissari Rex. La Cita più famosa è nata nel 1932 ed è ancora tra noi: un record assoluto di longevità. Wikipedia dice che è nata il 9 marzo 1932, e che iniziò a recitare con Johnny Weissmüller a due anni, ma come comparsa; fece però da protagonista tutti i film seguenti, dal 1934 al 1941, e poi ci fu riposo e meritata pensione fino ad una comparsata nel primo Dottor Doolittle con Rex Harrison. Le cronache recenti dicono che se la passa molto bene, ed ha l’hobby della pittura; ma tutti gli scimpanzé che avete visto al cinema sono scimpanzé bambini, e non sarebbe possibile altrimenti. Gli scimpanzé invecchiano come noi, e non è detto che da adulti siano sempre carini, così come capita anche a noi. Forse, se Jungle Jim avesse avuto accanto una scimmia, invece di quelle noiose ragazze in abiti coloniali...

4 commenti:

  1. Per i fans:
    Digitando "cheeta" su immagini google si trovano facilmente le foto di tutti i compleanni recenti di Cita, e altri suoi dipinti.

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  2. E' vero, solo Weissmuller "è" veramente Tarzan: anche se -riguardando le sue foto di scena- non ha esattamente gli addominali scolpiti "a tartaruga" che vanno di moda adesso fra i giovani maschi della razza umana...

    Suoi epigoni, se non erro, furono Lex Barker, un numero imprecisato di interpreti di serie TV ed infine Cristopher Lambert (oltre al Tarzan targato Walt Disney, sia animato che in carne ed ossa).

    Ma siamo a Natale, e non voglio fare troppo la saccente...

    ...di nuovo A*U*G*U*R*I*

    Roby

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  3. Cara Roby, Weissmueller aveva un fisico vero, da nuotatore: se guardi i ragazzi in piscina (quelli delle Olimpiadi) sono tutti così, compresa la Federica Pellegrini, spalle enormi e toraci spettacolari.
    Poi sono venuti maestri di body building, ma non è mica detto che sia stato un bene. (e gli anabolizzanti, ma questo è un discorsone...)
    Prima o poi porterò le foto di Bartolomeo Pagano, che non era un gigante ma aveva dei muscoli spettacolari: fu il primo Maciste, nel 1914, e lo presero dal porto di Genova, dove faceva lo scaricatore di porto...
    Tanti Auguri anche a te, e a tutti quelli di passaggio.
    Giuliano

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  4. Cristina ha detto...
    Ho saputo quest'estate in Algeria che il primo film di Tarzan, non so se si riferissero veramente al primo o al primo di Jonny Weissmuller, è stato girato lì nel magnifico parco esotico del Jardin d'Essai.

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