mercoledì 19 dicembre 2007

I soggetti nel cinema: Santa Claus, aka Babbo Natale



Roby
Ci tengo a chiarirlo subito, per evitare equivoci: io a Babbo Natale ci credo, eccome! E non ho affatto bisogno di uno - o più - film per convincermi di quello che già dò tranquillamente per certo. Sta di fatto, comunque, che al vecchio signore vestito di rosso Hollywood ha dedicato ben più di una volta la sua attenzione, a cominciare da Miracolo nella 34° strada del 1947, dove una tenerissima Nathalie Wood si affida totalmente al Santa Claus (vero o presunto) dei Grandi Magazzini Macy's, personificazione bonaria e rassicurante del nonno che la piccola non ha mai avuto.

Miracolo nella 34° strada (1947)
La vicenda finisce addirittura in tribunale, con l'accusa che vorrebbe far interdire per demenza senile l'innocuo vecchietto: per fortuna, alla fine la difesa vince la causa, dimostrando in maniera assolutamente seria e circostanziata che Babbo Natale esiste. Come ci riesce? Semplice: appellandosi al fatto che, se il servizio postale degli Stati Uniti d'America accetta regolarmente milioni di lettere indirizzate a Santa Claus, quest'ultimo è da ritenersi reale, al di sopra di ogni ragionevole dubbio! Il successo del film fu tale che ne vennero sfornati ben tre remakes, due televisivi (nel 1955 e nel 1973) ed uno sul grande schermo, con lo stesso identico titolo. Qui è Sir Richard Attenborough a indossare il pigiamone bordato di pelliccia bianca ed il cappello col pon-pon , mentre a sedergli sulle ginocchia è Mara Wilson (quella di Matilda e Mrs Doubtfire).


Miracolo nella 34° strada (1994)

Alle soglie del XXI secolo, l'accusa nei confronti del sedicente Babbo Natale si colora di sfumature morbose ("E dillo" lo apostrofa, per strada, uno dei suoi calunniatori "dillo che ti piacciono i ragazzini, brutto sporcaccione!!!"): ma l'avvocato che lo difende, ovviamente, si mostra sicuro del fatto suo, riportando -sull'onda delle varie edizioni precedenti- un prevedibilissimo successo. Piuttosto astruse, questa volta, le argomentazioni legali, basate sulla scritta stampata sulle banconote americane, In God we trust: non chiedetemi di spiegarvele, perchè qui occorrerebbero come minimo Taormina o la Bongiorno ...

Santa Clause (2002)


Esaurite le possibilità di replica della miracolistica storia, sceneggiatori e registi non si sono certo persi d'animo, inventandosi una nuova saga natalizia nei vari episodi di Santa ClausE, basati sulla figura dell'imbranato Scott/Tim Allen: il quale, a causa della momentanea impossibilità a consegnare i regali del Santa Claus originale, rovinosamente precipitato da un tetto, si trova a farne le veci con alterna fortuna, tra l'ilarità del pubblico in scena ed in sala. Simpatico, in fin dei conti. E poi, quando finalmente impara a guidare come si deve la slitta trainata dalle renne, chi non vorrebbe essere accanto a lui, che in una sola notte attraversa i cieli di tutto il pianeta?


Babbo Bastardo (2003)
Citazione fulminea per Babbo Bastardo (Bad Santa), dove Billy Bob Thornton dà volto, voce e barba incolta ad un Babbo Natale sui generis, sudicio, trasandato e alcolizzato, destinato tuttavia ad un'opportuna redenzione finale. Non abbastanza, tuttavia, per convincermi a seguire il film per intero: lo confesso, ho cambiato canale dopo nemmeno venti minuti! Chissà che, invece, non mi decida ad andare al cinema per vedere Vince Vaughn, interprete - in occasione delle prossime feste - di Fred, il membro scapestrato di casa Claus, che chiama familiarmente "Nick" il più celebre fratello maggiore e porta il più completo scompiglio nella di lui metodica, pacifica esistenza.
E allora, vi ho convinto? Ci credete o no, adesso, al buon vecchio dispensatore di doni sotto l'albero? Del resto, non sono la sola a restare ferma nella mia certezza: una quantità di attori e produttori d'oltreoceano può affermare con sicurezza I believe, avendo ricevuto, grazie al provvido intervento di Babbo Natale, molto più di un pacchetto-regalo ben infiocchettato!


Fred Claus (2007)

2 commenti:

  1. La bambina era Nathalie Wood? Non me lo ricordavo, per forza che era così bella...
    Io il fisico ce l'avrei, ma non ho ancora la barba bianca e non so andare in slitta.

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  2. Roby, io non ci credo a Babbo Natale. E' la Befana che esiste. Anche Santa Lucia. Fai una cosa, dì a Babbo Natale, visto che lo conosci, che se mi porta dei doni potrei cominciare a crederci anch'io. Da piccolo, con la Befana (a Bologna), era bellissimo, poi a Parma c'era Santa Lucia, ma ci credevo di meno, il tuo Babbo Natale per me non ha mai fatto niente, e allora io non ci credo, così impara.

    thanks e saludos
    Solimano

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