giovedì 20 dicembre 2007

Beautiful

Giuliano
Ho fatto vedere “Barry Lyndon” di Kubrick a mia mamma; le è piaciuto molto e mi ha chiesto di vederlo un’altra volta, perché molti particolari le erano sfuggiti. Le ho fatto vedere anche “Paris Texas” di Wenders, e “L’enigma di Kaspar Hauser” di Herzog; sono due film diversi e molto difficili, ma le sono piaciuti tutti e due. Però mia mamma di solito guarda altre cose: guarda “Chi l’ha visto” e “Un posto al sole” (non il film degli anni 50, l’altro), che segue fedelmente dalla prima puntata. E guarda ovviamente anche “Beautiful”, così che un po’ di cultura in merito me la sono fatta anch’io. Ho già detto che io non sono un tipo da telefilm. Mi piacciono quasi tutti, ma dopo tre puntate mi stufo; faccio eccezione quasi solo per “Bonanza” e per “Colombo” (ma a piccole dosi), e ovviamente per Zorro (anche in dosi massicce). Quindi non aspettatevi che io dica che seguo fedelmente “Beautiful” da vent’anni: l’ho mollato subito dopo le prime puntate, ma molte le ho viste grazie a mia mamma, e quindi sono abbastanza aggiornato. So chi è Ridge e chi è Brooke, conosco i fratelli e le sorelle i colleghi e la concorrenza, sono quasi al corrente di tutte le variazioni e gli scambi effettuati tra le poche marionette messe a disposizione degli sceneggiatori (tutti sono stati con tutte, più volte, con tanto di matrimoni ripetuti e ripetuti divorzi: per fortuna, siamo stati quantomeno esentati dalle relazioni omosessuali...). Mi ricordo bene anche di Sally Spectra, la cugina americana di Vanna Marchi, di quello che se la sposa per far carriera, e della sua segretaria che si chiama Darla (un nome che è tutto un programma, se mi si passa la battuta). Ma soprattutto ricordo lo shock provato un paio d’anni fa, quando ho chiesto chi erano quei due ragazzi in mezzo ai protagonisti ormai più che quarantenni, e mia mamma mi ha spiegato che erano i figli di Ridge e di Brooke, che stavano per diventare nonni. Lo shock non era dovuto al naturale passare del tempo, ma al fatto che poche puntate prima i due ragazzi erano pargoletti di tre-cinque anni: Ridge e Brooke erano rimasti uguali, ma i figli di colpo avevano vent’anni.
Di fronte ad un simile colpo di scena (ormai è roba vecchia, sono già passate almeno tre o quattrocento puntate), capirete che ho del tutto rinunciato a chiedere altre informazioni. Però ogni tanto anch’io mi soffermo su Beautiful, anche quando mia mamma non c’è; la ragione è evidente e penso che sia ben chiara a tutti quelli che sono a conoscenza dei fatti. La ragione del mio interesse per “Beautiful” è Katherine Kelly Lang. E’ bellissima ancora oggi, non ho mai visto un’attrice così bella in tv, e anche al cinema non è che ce ne siano molte di più belle di lei. Con il tempo, facendo zapping e sbirciando i giornali che compera mia zia, ho anche letto e visto interviste con lei: è sposata da vent’anni con lo stesso uomo, ha due o tre figli grandi, è un’ottima moglie e madre, e quando le chiedono del suo ruolo in Beautiful si mette a ridere: finché dura...
Cinquant’anni fa, Hitchcock se la sarebbe portata subito a casa e le avrebbe dato parti da protagonista; similmente avrebbero fatto Wilder e Preminger; ma cinquant’anni fa Katherine Kelly Lang stava quasi per nascere, e nel frattempo il cinema è cambiato, anche la tv è cambiata, e a questo punto posso dirlo (ma sottovoce): “Beautiful” è una delle cose più brutte in assoluto che si siano mai viste, sia in tv che al cinema...

2 commenti:

  1. Giuliano, sembra che il secondo matrimonio di Katherine Kelly Lang, quello con Alex D'Andrea abbia dei problemi. So di darti un dispiacere, ma prendila come una opportunità, potremmo farci un viaggio in California, che mi sto scrivendo via email con una seconda cugina di Faye Dunaway e da cosa nasce cosa.
    Beutiful ci voleva proprio nel nostro blog, a me piacerebbe che ci fosse anche Un posto al sole, che si svolge a Napoli (o hanno cambiato?). Per qualche mese, alcuni anni fa, ne vidi molte puntate e non era malaccio: che belle guaglione! Una storia meno patinata delle solite.

    saludos
    Solimano

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  2. Giuliano, ho avuto una mattinata pesantuccia in ufficio, ma tornando a casa e aprendo il blog, il tuo soap-post mi ha fatto ridere come una scema, da sola davanti al computer... Anzi, da sola un corno: con me c'erano, Ridge, Brooke, Eric, Sally, Darla (ODDIOMIO che nome!!!) e tutti gli altri.
    Ciao.
    Grazie.

    [:->>>]

    Roby

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