Visto il titolo e l'immagine scelta ("classica", benchè di imperfetta qualità) sarà già chiaro a tutti che per me lo 007 DOC è stato, è e resterà sempre l'imperturbabile, ironico, deciso, sensualissimo SEAN, le cui labbra atteggiate al ben noto, sarcastico sorriso hanno più volte popolato le mie più inconfessabili fantasie. Sarei capace ( e questa è una minaccia a tutti gli effetti!) di occupare una mezza dozzina di post solo parlando di LUI, ma farò uno sforzo, ricordando che mi trovo in un blog di cinema, e allargherò il discorso al filone dell'agente segreto più famoso del mondo, nato dalla penna di Ian Fleming e giunto di recente al ventunesimo episodio. Dunque, sono più di 40 anni che James Bond, al servizio permanente effettivo di Sua Maestà Britannica, entra nella stanza di Miss Moneypenny lanciando il cappello sull'attaccapanni e dichiarandole tutta la sua ammirazione, prima di passare nell'ufficio di M, il suo (o, attualmente, la sua) capo, da cui viene immancabilmente spedito all'altro capo del pianeta, a cavallo di missili nucleari o nelle profondità dell'oceano, tra scienziati pazzi, terroristi kamikaze, criminali sanguinari e splendide spie in bikini. In questo quasi-mezzo-secolo non gli è mai mancata l'arma dell'autoironia, assai più risolutiva di qualsiasi diavoleria inventata dal leggendario Q, capace di nascondere un bazooka nei gemelli da polsino o un carrarmato sotto la gomma di scorta della mitica Aston Martin: giusto così, per rendere un tantino più movimentate le sue scampagnate intercontinentali, alla caccia del cattivo di turno. E se i primi cattivi della serie erano i russi, oltre la cortina di ferro, dopo la caduta del muro di Berlino il ruolo è passato ai mediorientali, agli industriali assetati di potere, alle ereditiere psicologicamente disturbate come la ex-Tempo-delle-mele Sophie Marceau. L'agente doppio zero (caratteristica, questa, dei possessori di licenza di uccidere) attraversa deserti, distese di ghiaccio, oceani e metropoli con la stessa disinvolta leggerezza con la quale ha percorso più di quattro decenni di storie raccontate sul grande schermo, cambiando via via colore di occhi e di capelli, modo di sorridere, languidezza nel baciare, smorfia nell'eliminare fisicamente gli avversari. Di nessuno dei film che lo vedono protagonista (salvo forse i primissimi) si potrà forse dire che siano capolavori: ma molti sono indubbiamente onestissimi prodotti "di genere", gustosi e saporiti ancorchè piuttosto semplici, un po' come il panettone tradizionale delle feste. Ed io, associando Sean Connery al panettone, non posso fare a meno di confidarvi, prima di concludere la mia dissertazione, che ancora adesso mi piacerebbe tanto (ma tanto!) scartarlo a poco a poco, per poi farne una bella scorpacciata, nell'assoluta convinzione che non ne rimarrei comunque delusa...
Quello che mi fa più impressione dei film di James Bond è che oggi quegli aggeggini "da spia" li abbiamo quasi tutti in tasca, anche senza fare la spia: le microcamere, i telefonini, il polonio radioattivo...
RispondiEliminaRoby, fra i vari film di James Bond, anche su quelli interpretati dal sommo Connery, farei qualche differenza, perché c'è il meglio ed il peggio, magari fra qualche giorno lo racconto.
RispondiEliminaCome c'è differenza fra le varie signore che si coccolano il Nostro nei vari film. Lui, siccome è ben pagato, non ne spregia nessuna, ma secondo me faceva cambiare le sceneggiature in modo da far perire prima nel film quelle che non preferiva. Aveva sempre la scelta: in genere di donne per Sean ce ne sono almeno tre per film, magari ci potrei fare una serie come quella della Casta Susanna e i Vecchioni di Stile libero: il Casto Sean e le Maliarde. Cominciamo l'elenco: Ursula Andress, Honor Blackman...
saludos
Solimano
...daniela Bianchi, barbara Carrera, Kim Basinger... ma non è tutto merito della mia memoria di ferro: ho consultato il sito
RispondiEliminahttp://www.mytvindustry.com/video.jsp?IdArt=3640&idsez=214
dove fra l'altro ci sono brevi filmati con i collages dei baci più emozionanti dati da 007 alle sue compagne.
(sospiro!)
Roby
Roby, mi sembra che ci sia stata anche Sophie Marceau e questo mi è spiaciuto, molto. Anche perché era un film in cui James Bond non era Sean Connery...
RispondiEliminasaludos
Primo
Il mio preferito è MAI DIRE MAI.
RispondiEliminaComplimenti per il blog!