mercoledì 13 giugno 2007

Chocolat

Chocolat di Lasse Hallstrom (2000), Dal romanzo di Joanne Harris, Soggetto di Joanne Harris, Con Juliette Binoche, Johnny Depp, Judy Dench, Alfred Molina, Carrie Anne Moss, Fotografia di Roger Pratt, Musiche di Rachel Portman (121 minuti), Rating IMDb: 7,3
Roby
Se non vi piacciono le favole, non vi piacerà neppure questo film. Se poi siete allergici al cioccolato, non resisterete più di dieci minuti. E se, infine, l' happy end vi urta il sistema nervoso, alzatevi pure nell'intervallo fra primo e secondo tempo e tornatevene a casa, o -se a casa ci siete già- andate a farvi un giretto. Così potrò rimanere da sola davanti allo schermo, assaporando in santa pace le immagini avvolte nella carta color argento e oro tipica dei cioccolatini più raffinati, e divertendomi a individuare le citazioni sparse qua e là per tutta la pellicola. Già all'inizio, Juliette Binoche, pasticcera nomade con figlioletta e canguro (immaginario) al seguito, indossa un mantello scarlatto che sembra proprio quello della fiabesca Cappuccetto rosso. Quando poi comincia a risistemare il negozio che diventerà suo, sfaccenda qua e là come Mary Poppins, estraendo dalla borsa oggetti che sanno di magìa. E come la famosa istitutrice creata da Pamela Travers, quando il vento cambia decide anche lei di mutare destinazione, ripartendo con armi e bagagli. Salvo poi innamorarsi del vagabondo/zingaro Johnny Depp (così come Mary dello spazzacamino Bert), capace di darle la sicurezza e la stabilità che le mancavano, aggiustandole a dovere la porta d'ingresso della bottega. Da quella porta, prima o dopo, è passato tutto il paese, conquistato poco a poco da quella creatura "diversa", fuori dagli schemi, dolce come il cacao che mescola nei suoi pentolini, eppure anche piccante come il peperoncino che a quel cacao sapientemente miscela. Nel frattempo sua figlia, la piccola Anouk, gioca e dialoga col suo compagno immaginario, il canguro Pantoufle (ogni riferimento al coniglio Harvey è puramente voluto), il quale, avendo una zampa rotta, necessita di mille attenzioni. In netta contrapposizione al dolcissimo, godurioso universo della chocolaterie si erge -a difesa della moralità e della morigeratezza del paesino- il sindaco, ottuso bigotto dedito alla mortificazione della carne. Ma come resistere alla vetrina pasquale ricolma di praline, bonbons, cremini, bignè, tavolette al latte e statue di cacao fondente? Come vincere la tentazione? Come trattenersi? Santo Cielo, non chiedetelo a me, perchè io avrei impiegato meno di un amen a tuffarmici, con la delicatezza di un condor in picchiata e la leggerezza di un elefante in una cristalleria! E se poi, per favorire la digestione, Johnny Depp avesse insistito per portarmi a fare un giro in barca... beh, perchè no? Certo, il ragazzo è giovane e un po' naif: tuttavia, tempo 3 - 4 anni e la sua barchetta diverrà il veliero di Jack Sparrow, pirata dei Caraibi campione d'incassi. Perciò, mollate gli ormeggi, cazzate il pappafico e via così di bolina: prima che il vento cambi di nuovo.

3 commenti:

  1. Bello proprio romantico: la storia di due viandanti che si incontrano nel loro cammino...

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  2. “Chocolat” è un gran bel film, molto francese (anche se il regista non è francese). Mi ricorda molto i film di Jean Pierre Jeunet (quello di Amélie), una provincia immobile e un po’ stralunata. E poi c’è Juliette Binoche che vale sempre la visita. L’unico difetto è che un po’ prolisso, ogni tanto si sfilaccia; ma poi l’apparizione dei pirati (pardon, zingari) gli ridà slancio.
    Johnny Depp è un attore per cui personalmente stravedo, è bravissimo in ogni film che ho visto e straordinario in alcuni (in “Dead man” di Jarmusch, per esempio). Per chi vuole rivederlo come zingaro, consiglio caldamente “L’uomo che pianse” di Sally Potter , del 2002. (Cara Roby, però guarda che Johnny Depp non era mica tanto giovanotto all’epoca di questo film: ne dimostra molti di meno, ma ha già passato i 40 anche lui, e di film ne ha fatti tanti...)

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  3. Roby, l'ho visto questo film, ne sono sicura. Ricordo perfettamente alcune scene, soprattutto una, la Binoche che bussa ad una porta, di notte, e con lei c'è Cappuccetto Rosso. Però non mi ricordo assolutamente di Johnny Depp. Ho occhi solo per Sean Connery, ma come è ora, non ai tempi di James Bond...

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