giovedì 21 giugno 2007

Camera con vista

A room with a view di James Ivory (1985) Tratto dal romanzo di Edward Forster Sceneggiatura di Ruth Prawer Jhabvala Con Helena Bonham Carter, Julian Sands, Maggie Smith, Denholm Elliott, Judy Dench, Daniel Day-Lewis Musica: Richard Robbins Fotografia: Tony Pierce-Roberts (117 minuti) Rating IMDb: 7,5
Roby
[NB: questo post è dedicato a Manuela ed Enzo, con l'augurio che possano presto godersi una bella vacanza ed una splendida "camera con vista" -magari proprio sui lungarni- tutta per loro]
Mentre Ivory girava a Firenze questo film, io ero impegnata nella faticosa stesura della mia chilometrica tesi di laurea, giusto a due passi dai luoghi principali delle riprese. Ricordo di aver visto Piazza SS. Annunziata "travestita" da piazza d'inizio Novecento, piena di figuranti in costume, con la macchina da presa che inquadra da sotto in su la protagonista, per evitare le vetrine moderne di via dei Servi: e poi, davanti alla Loggia dei Lanzi, il cast impegnato nell'ennesimo ciak della scena dell'accoltellamento fra i due giovinastri, che tanto turba con il rosso violento del sangue l'anglosassone miss Lucy Honeychurch, giunta in riva all'Arno insieme alla cugina-chaperon Charlotte e all'immancabile guida Baedeker. Strano tipo, quest'inglesina "perbene", in apparenza freddina e sotto sotto, invece, tutta fuoco: la Bonham-Carter e il bel Julian Sands -George, suo aitante ma problematico "seduttore"- s'impegnano molto ma non riescono ad entusiasmarmi più di tanto, penalizzati dal confronto con tre "mostri" come Judy Dench, Maggie Smith e Daniel Day-Lewis. L'emancipata scrittrice della Dench è irresistibile quando coinvolge l'impettita Smith-Charlotte in una passeggiata nei vicoletti del centro storico, tra gli sguardi equivoci e le grossolane avances dei bellimbusti locali: e la Smith è perfetta nella caratterizzazione del personaggio di parente povera e zitella, costantemente bisognosa di attirare l'attenzione sui suoi innumerevoli problemi di salute: mentre Daniel Day-Lewis -molto attraente in altre pellicole- qui riesce a trasformarsi in un Cecilio ridicolo, al limite della macchietta. Memorabile la scena del bacio (???) fra lui, tutto rigido e sussiegoso, e Lucy, la quale, avendo sperimentato in precedenza le infuocate labbra di George, rimane lì perplessa, dubbiosa e insoddisfatta. E' in quel momento, probabilmente, che decide: non sarà certo con questo dandy impomatato che trascorrerà il suo prossimo soggiorno in una "camera con vista"... perchè del panorama esterno, in certi casi, si può benissimo fare a meno: di quello interno (oh my God!) assolutamente no.
PS: oltre alle musiche originali di Robbins, da segnalare nella colonna sonora la presenza di veri gioiellini, tra i quali spicca l'aria "O mio babbino caro" tratta dal Gianni Schicchi.

5 commenti:

  1. Roby, la allora signorina Helena Bonham Carter sembrava una persona molto ammodo, anche se seguiva (facendo finta di niente) la massima "l'uomo giusto al momento giusto". Successivamente ha tirato fuori le unghie, la finta ingenua, e già in Casa Howard, che preferisco a Camera con vista, non scherza. Poi, nel privato, mi sembra che abbia schiodato Kenneth Branagh da Emma Thompson, e ne ho provato dispiacere, perchè ad Emma voglio molto bene. Helena è la tipica acqua cheta, non credo che si sia fermata al bacio dato alla finestra, anche se le sue zie mi assicurano che si è fermata lì.
    In ogni caso, Emma avrà saputo provvedere, spero lasciando perdere il maggiordomo di Quel che resta nel giorno, che agli inizi, si capisce, poteva essere una soluzione interessante, ma adesso Emma è ricevuta a Buckingham Palace, per quanto anche lì non è che sia un posto fichissimo.
    Mi piacerebbe che tutti assieme facessero altri film, magati prendendo anche la cicciottella Kate Winslet, ormai detitanicizzata e la Kate Blanchett, che non sarà bellissima, ma che ha uno sguardo timido e sfacciato. E sa recitare. Chiedo scusa, mi vengono in mente solo i nomi delle attrici, quelli dei maschietti me li scordo, penso che a te succeda il contrario. Ah! Dimenticavo Gwineth Paltrow, che ogni tanto incontra gente sbagliata e pericolosa, come in Seven e Ripley. In ogni caso, una di queste sere mi riguardo Molto rumore per nulla, che ho comprato su DVD a meno di dieci euro, proprio un bel colpo.

    saludos
    Solimano
    P.S. Ho visto che Habanera, voracissima, ha subito portato Camera con vista nel suo Nonblog, ma io, invidioso, siccome sono guest, ho provveduto immediatamente a portarle il mio amico Lagerino.

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  2. Che bella esperienza che hai tirato fuori. Nonostante stia a Roma da tre anni non ho mai avuto la fortuna di vedere il set di un film. :)

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  3. Ti ammiro tanto per la scelta delle pellicole... ho un blog sul cinema (e viaggi)... quando vuoi...
    Il mio blog sul cinema e viaggi: sei invitato!

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  4. Grazie della dedica. Di viste da camere d'albergo ne abbiamo in mente di bellissime. Ma non commento il film. Credo di averlo visto una volta, ma non mi ha lasciato impressioni durature.

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  5. SOLIMANO:
    Sei incorreggibile, con la tua passione per la Winslet e le tue invidie bloggesche!!!
    [:->>>]
    Mi raccomando, continua così!

    LILITH:
    Roma... città magica... secondo me, è già di per sè un gigantesco set, pronto ogni giorno ad ospitare "registi" di passaggio!!!
    Salutami Trinità dei Monti, e Campo de' Fiori, e S.Maria Maggiore, e la Domus Aurea, e via Merulana, e ....
    [%->]

    AMOSGITAI:
    Grazie dell'invito, che accetto volentieri: ma parlare di "ammirazione"... ODDIO, mi imbarazzi!!!
    [:-*]


    MANUELAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!
    PREGOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!
    CHE BELLO RILEGGERTIIIIIII!!!!!!!!

    Roby

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