Il 21 marzo ho inserito il primo film nel blog, quindi è passato poco più di un mese.
Ho capito alcune cose che scrivo in modo non sistematico.
Lo strumento blog, a cui non ero abituato, ha pregi e limiti.
E' facile da imparare, questo è il primo pregio; il secondo pregio è più importante: non ci si deve preoccupare di certe cose, il software le fa da solo, ad esempio inserisce immagini grandi che nel blog appaiono piccole, ma ridiventano grandi con un click. E' comoda anche la gestione delle etichette, che è una archiviazione intelligente: non è una novità, i date base relazionali e le viste logiche esistono da vent'anni, però l'automaticità è vantaggiosa, perché tutto il tempo sottratto alla scrittura lo vedo come tempo perso: meno ce n'è più contento sono.
Ci sono dei guai in questo software free, ed alcuni ci sono capitati. Credevamo che dipendessero dalla nostra imperizia, ma erano proprio errori esistenti nel software, infatti quando li abbiamo segnalati abbiamo notato che anche altri lo avevano fatto. Alcune cose si sono sistemate, altre no. Credo che le persone che lavorano oggi su questi software siano prese dalle modifiche tecniche a un punto tale da non rendersi conto che l'utente ha priorità diverse dalle loro: non aspira a divenire un giocoliere di link. Sull'entusiasmo per la linketterìa, rimango freddo, la cosa importante è scrivere un post che abbia valore aggiunto, il resto è un nice to have.
A regime ogni Spettatore caricherà direttamente i post nel blog, alcuni già lo stanno facendo. Al post si aggiungono le righe informative IMDb e l'immagine; se se ne trova una migliore la si cambia facilmente.
Questo è un multiblog, non un blog, e tale sarà anche in futuro. Ognuno sceglierà i suoi film, non c'è nessuna linea editoriale, c'è invece un accordo su tre punti.
Il primo è di sapere scrivere decorosamente, e credo che ci siamo.
Il secondo è che non siamo dei Critici ma degli Spettatori che raccontano perchè quel film è un amico.
Il terzo è che le polemiche non servono a niente, quindi ognuno dica la sua con chiarezza, punto e basta. Il che non vuol dire pensarla alla stessa maniera: siamo diversi e ci va bene esserlo.
Più o meno, siamo in una decina di Spettatori, metà maschi metà femmine. Gli Spettatori avranno continuità di collaborazione, ognuno in funzione dei suoi tempi e dei suoi impegni, potrà accadere che un giorno escano quattro film e poi per due giorni non ne esca nessuno, non è certo un grosso guaio.
Poi vorremmo degli Ospiti, su invito o su richiesta. Pubblicheremo i loro film, il trattamento è del tutto analogo a quello degli Spettatori, l'unica differenza è la continuità: un Ospite magari scrive tre film in una settimana, e poi non ne scrive più per sei mesi. Che questo sia un multiblog per noi è importante, significa cultura inclusiva, che è una cosa in cui crediamo.
Più scrivo dei post sui film, più mi vengono in mente altri film, che erano in sonno nella mia testa, credo che agli altri Spettatori succeda la stessa cosa. Io non mi faccio scrupolo di inserire film che so che quasi nessuno ha visto: se a quel film credo, perché non parlarne? Magari qualcuno decide di vederlo, e mi farebbe piacere. Ognuno spazierà avanti e indietro nel tempo e nel genere di film e quando l'umore e l'amore c'è, allora ne scriverà.
A breve introdurremo un contatore di visite consultabile anche dai passanti, cercheremo di sistemare alcuni inconvenienti software di cui ho già accennato, andremo avanti col caricamento diretto dei film da parte degli Spettatori, corteggeremo alcuni possibili Ospiti non per bisogno ma per piacere nostro e loro, inseriremo nei commenti alcune recensioni a caldo, pubblicate appena uscirono i film, continueremo nella caccia di belle immagini, sperando di trovare qualche miniera, come è già successo.
Ci risentiremo fra un mese, e molte grazie a chi ci viene a trovare e ci legge o da commentatore o da lurker.
P.S. L'immagine che metto sopra il post è quella di una ragazza assai mal vestita, però, a guardarla bene, ci viene in mente una nostra amica di questi giorni... sì, è proprio lei!
I blog con molte rubriche, blog nel blog come scatole cinesi, con pubblicità e link, sono dispersivi e stancano. Preferisco il blog tematico , ma con molti punti di vista.In questo modo si concretizza la libertà di espressione. Certo qualche regola di "netiquette" è giusto che ci sia,come indica Solimano,ma quello che offende è la censura per impedire di pensare diversamente dai critici di professione. Se si dovessero diffondere i blog tematici sulle arti, la politica, l'economia, molta carta stampata, e non, scomparirebbe. Questo blog sul cinematografo è un esempio di come si possono fare cose buone con i mezzi a disposizione. Purtroppo, sin dall’antichità, il mantenimento del potere si basa sul divide et impera, sull’impedimento dello scambio, non di prodotti materiali, badate bene, ma delle idee, ovvero del pensiero, che, quando non è espresso, è come il punto in geometria: si sa che esiste, ma è senza peso e forma, incolore. L’esistenza dell’inesistente non può essere oppugnabile.
RispondiEliminaCaro Solimano, due considerazioni: 1) curiosamente ho anticipato, seppure di poco, la tua idea degli Ospiti, rivolgendo un (in)formale invito ad alcune mie amiche-di-un-altro-forum perchè venissero a "trovarmi" qui sopra. Garantisco di persona sulla loro levatura morale e intellettuale, e spero accetteranno di giocare il ruolo delle invitate perchè so che avrebbero tutte molto da dire.
RispondiElimina2) devo arguire dal tuo post(one) che potrei essere promossa sul campo al rango di SPETTATORE/TRICE??? Davvero??? Sicuro??? Oddio, che responsabilità... Corro a rintracciare altre pellicole negli scantinati della memoria, visto che di tempo per andare al cinema ultimamente ne ho avuto pochino...
[:->>>]
Roby
PS: La ragazza della foto? CHE DOMANDE! Ma sono IO, si vede BENISSIMO! E' una foto di scena, di quando interpretavo MY FAIR LADY col nome d'arte di AUDREY....
Isabella, i blog di per sé sono una ottima opportunità, però spesso sono più i problemi che i vantaggi. Il blog nasce spesso come diario individuale, fin qui niente di male, solo che uno inevitabilmente dopo qualche mese si stufa di scriversi addosso, e cerca compagnia. Sono nate una serie di iniziative, che io chiamo i met-blog, per ovviare a questo, ma finisce in genere che uno passa più tempo a salutare gli amici che ha trovato che a concentrarsi su quello che veramente vuole dire a casa sua, anche perché è condizionato dal parere e dalle opinioni altrui. E' quasi inevitabile che sia così, l'essere umano ha bisogno di riconoscimento. I rischi sono l'autoreferenzialà e il solipsismo da una parte e la dispersione dall'altra, dispersione che può avere in sé qualcosa di quasi nevrotico.
RispondiEliminaNon esite la soluzione tipo bacchetta magica, certamente aiuta se gli argomenti non sono generici o generalistici e se ci si muove a livello di piccolo gruppo di persone che in rete e magari nella vita reale già si conoscono, l'ottica multiblog insomma che è più facile da dire che da fare. L'importante è che le persone non facciano il multiblog per commentarsi addosso, profittando dell'effetto gruppo, ma abbiano tutte una parola da dire diversa da quella degli altri. Occorre riuscire a praticare una specie di misurata anarchia nel senso che alcune regole di base comunque sono necessarie, altrimenti si rischia di svaccare o di litigare. L'argomento ben delimitato in questo senso aiuta.
Roby, mi raccomando per le tue amiche! Debbono essere persone singole, ognuna fatta a modo suo: se non siamo diversi non ci divertiamo! Riguardo ai film, ti succederà quello che succede a me: più ne scrivo, più me ne vengono in mente da scrivere. L'importante è riuscire a rivedere trama ed alcune informazioni prima di scrivere, ma ti dirò come fare in posta privata: la rete, a saperla interrogare, risponde.
saludos
Solimano
P.S. Non te la aspettavi, quella tua foto, eh!
Concordo su tutto quello che dice Capo Solimano, e aggiungo che è bello vedere tanti punti di vista e tanti nomi diversi che scrivono: è il multiblog che è bello, insomma. Per esempio, se vedete che ci sono tante cose mie (ci sono sempre io...), è solo perchè siamo abbiamo appena iniziato e sia io che Solimano eravamo già pronti. Mi auguro un blog sempre più polifonico: tutti insieme, con voci diverse, ma nessuno che stona...
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