tag:blogger.com,1999:blog-344684100306295084.post5380470567401898055..comments2024-03-06T11:14:53.119+01:00Comments on Abbracci e pop corn: La Bella e la BestiaSolimanohttp://www.blogger.com/profile/17301547043674128905noreply@blogger.comBlogger5125tag:blogger.com,1999:blog-344684100306295084.post-8840958761773146112008-03-24T10:06:00.000+01:002008-03-24T10:06:00.000+01:00Al tempo del "Cielo sopra Berlino" Alekan aveva gi...Al tempo del "Cielo sopra Berlino" Alekan aveva già ottant'anni, o quasi. Wenders lo sceglie di proposito, per avere QUEL bianco e nero, e il francese tira fuori le meraviglie che sappiamo, in interni e in esterni.<BR/>Il circo del film si chiama Circo Alekan, e la chiatta del film successivo "Così lontano così vicino" ha il nome Alekan sulla chiglia, ben visibile: il capitano della chiatta è proprio Henri Alekan, e vicino a lui c'è il suo fedele aiutante e amico Louis Cochet. Alekan avrebbe voluto fare il direttore della fotografia anche per quel film, ma l'assicurazione non pagava per un uomo di ottant'anni, e allora pur di avere i due vecchioni sul set (sembra che fossero due belle sagome) Wim Wenders si è inventato questa piccola parte.Giulianohttps://www.blogger.com/profile/06401398690125983204noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-344684100306295084.post-81423788562825675922008-03-24T08:25:00.000+01:002008-03-24T08:25:00.000+01:00Di Cocteau praticamente non ho visto niente, ho le...Di Cocteau praticamente non ho visto niente, ho letto pochissimo, conosco un po' i bellissimi disegni. I motivi di questa mia mancata conoscenza ci sono, ma li racconterò un'altra volta. Da quello che scrive <B>Gabrilu</B> appare evidente come nella Francia dell'immediato dopoguerra ci fosse un grande fervore culturale, in particolare attorno al cinema, malgrado le difficoltà di ogni tipo. Sarebbe interessante un confronto con l'Italia degli stessi anni. <BR/>Oso una osservazione. <BR/>In Italia c'era una supponenza culturale riguardo al cinema maggiore di quella che c'era in Francia (in cui il grande cinema degli anni Trenta aveva permesso di superarla), ma ci fu la grande fortuna (non casuale)dell'emergere di grandi talenti. Più che una emersione fu una <I>conversione</I>, difatti De Sica era soprattutto un attore notissimo dall'inizio degli anni Trenta, e Visconti, Rossellini, lo stesso Fellini avevano operato nel cinema durante la guerra o addirittura prima. Tutto questo, accadde per merito a volte diretto, spesso indiretto, di Cesare Zavattini, il cui ruolo è stato a volte sottovalutato, ma molte idee primarie sono sue, non dei registi.<BR/>Ha fatto bene <B>Giuliano</B> a citare il bianco e nero de Il cielo sopra Berlino: vederlo per la prima volta è stato meraviglioso, ma tutti gli spettatori del cinema in cui lo vidi, che era pienissimo, ne erano del tutto soggiogati.<BR/><BR/>grazie <B>Gabrilu</B> e saludos<BR/>SolimanoSolimanohttps://www.blogger.com/profile/17301547043674128905noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-344684100306295084.post-29483340930271573142008-03-23T18:52:00.000+01:002008-03-23T18:52:00.000+01:00Cocteau ha fatto del grandissimo cinema, con idee ...Cocteau ha fatto del grandissimo cinema, con idee originali e valendosi di grandi professionisti come il direttore della fotografia Henri Alekan.<BR/>Non tutto è perfetto, e a tratti può irritare; ma quando Cocteau trova la via giusta l'immagine rimane nella memoria per sempre.<BR/>Purtroppo, ho visto poche cose di Cocteau: questo, l'Aquila a due teste, I parenti terribili (che non mi è piaciuto) e soprattutto Il testamento di Orfeo, che è dei primi anni '60 e fa sfilare, tra l'altro, un bel po' di star nel cast (stelle vere, mica bruscolini: c'è anche Picasso).<BR/>un inchino a Gabrilu che ha trovato questo film.<BR/>(a me manca sempre il primo Orfeo...)<BR/><BR/>PS: chi vuol sapere come lavorava Henri Alekan può andare al "Cielo sopra Berlino" di Wenders: quel bianco e nero magnifico ed evocativo è lo stesso dei film di Cocteau, e di tanti altri film magnifici di quel periodo.Giulianohttps://www.blogger.com/profile/06401398690125983204noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-344684100306295084.post-1255373435307702122008-03-23T17:09:00.000+01:002008-03-23T17:09:00.000+01:00Cara Roby, riuscire a far scoprire a qualcuno qu...Cara <B>Roby</B>, riuscire a far scoprire a qualcuno qualcosa di bello di un passato nemmeno poi tanto remoto costituisce sempre, per me, una grande soddisfazione. Di questo film esiste il DVD ed è importante sapere che esiste, e che prima o poi magari può capitare di vederlo.<BR/>Grazie a tutti voi :-)gabriluhttps://www.blogger.com/profile/10153191916724857645noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-344684100306295084.post-92141180566942001062008-03-23T16:12:00.000+01:002008-03-23T16:12:00.000+01:00Confortata in ciò dall'esempio di esimi filosofi e...Confortata in ciò dall'esempio di esimi filosofi e pensatori dell'antichità, ardisco confessare che NON SAPEVO alcunchè sul film di Cocteau così ben presentato da Gabrilu, almeno fino a quando non ho letto compiutamente il suo post. Ora però sono invogliata a vederlo, questo La Belle et la Bête, io che -ahimè- conoscevo soltanto la versione disneyana (che fra l'altro costituì la prima, choccante esperienza cinematografica per la mia pargoletta treenne). Ecco, per inciso, da dove Disney ha preso l'idea del candelabro umanizzato, e degli altri oggetti che parlano e si muovono ballando e cantando! E poi, non ero informata neppure dell'omosessualità di Cocteau e Marais -il che, ovviamente, non pregiudica affatto la mia stima nei loro confronti- per cui non avrei capito, sulle prime, il taglio della scena en travesti. Certo, quando si imparano tanti piccoli e grandi particolari senza apparente sforzo, anzi divertendosi, il merito non è solo della nostra (indubbia!) intelligenza, ma anche della capacità didattica dell'"insegnante"...<BR/><BR/>...Bisous, Gabrilu!!!!<BR/><BR/>RobyRobyhttps://www.blogger.com/profile/11979040841395849558noreply@blogger.com