domenica 15 febbraio 2009

Firenze nel cinema: Camera con vista (1)

A room with a view di James Ivory (1985) Tratto dal romanzo di Edward Forster Sceneggiatura di Ruth Prawer Jhabvala Con Helena Bonham Carter (Lucy), Julian Sands (George), Maggie Smith (Miss Bartlett), Denholm Elliott (Mr Emerson), Judy Dench (Miss Lavish), Daniel Day-Lewis (Cecil) Musica: Richard Robbins Fotografia: Tony Pierce-Roberts (117 minuti) Rating IMDb: 7,5
Solimano
Dopo Roma, Parigi e Venezia, ho deciso di iniziare una vista logica intitolata Firenze nel cinema. Sono sicuro di poter scrivere quattro post e penso che altri seguiranno. Chiedo il soccorrevole aiuto di Roby e di Elena nel caso mi dimenticassi qualcosa o commettessi qualche svarione, sempre possibile. Loro due, basta che scendano per strada, per vedere tutti i giorni Firenze...

Comincio con Camera con vista (1985) di James Ivory, un film che tutti conosciamo. Come si vede dall'immagine di apertura del post, Lucy (Helena Bonham Carter) non ha l'aria contenta. Per forza, alla pensione Bartolini le hanno dato una camera che dà su un vicolo. Sarebbe così bello, vedere il panorama di Firenze dalla propria camera!




Mister Emerson (Denholm Elliott) e suo figlio George (Julian Sands) offrono gentilmente lo scambio con le loro camere. Malgrado l'opposizione della contegnosa Miss Bartlett (Maggie Smith) lo scambio si fa, e guardate cosa vede adesso Lucy dalla sua camera!



Uno dei primi posti che visitano è la Piazza della Santissima Annunziata, con lo Spedale degli Innocenti edificato da Filippo Brunelleschi nei primi anni del Quattrocento, la Loggia dei Servi di Maria, degli inizi del Cinquecento (Baccio d'Agnolo e Antonio da Sangallo il Vecchio) e il monumento equestre al granduca Ferdinando I (iniziata dal Giambologna e terminata dal suo allievo Pietro Tacca nel 1608). Guardando bene, nella piazza si vedono Lucy e la sua chaperon Miss Bartlett.



A Santa Croce, Lucy è da sola, e indossa un impermeabile. La si vede costeggiare la facciata prima di entrare in chiesa, poi all'interno della chiesa (che trova molto fredda). Si sta dirigendo verso i monumenti della navata destra.


Si ferma di fronte al monumento a Dante, con la lapide in latino. Ne avrà sicuramente sentito parlare (di Dante, non del monumento) ma non credo che abbia letto né leggerà la Divina Commedia.



La grande attrazione sono gli affreschi di Giotto, nelle cappelle Bardi e Peruzzi. Lucy sta guardando (nella cappella Bardi) l'affresco con la morte e l'ascensione al cielo di San Francesco. L'affresco è stato eseguito attorno al 1325.


Nella cappella c'è un folto gruppo, quasi tutti turisti inglesi. Un cicerone colto ma pedante sta facendo una dotta spiega, ma inizia una discussione con un turista inglese, che forse ne sa più di lui. Si tratta proprio di Mister Emerson, l'inglese così gentile (anche un po' invadente...) della pensione Bartolini, che cerca la solidarietà di Lucy contro le argomentazioni del cicerone. Lucy sta gentilmente sulle sue, anche perché non è che ne sappia molto, di Giotto.


I due guardano incuriositi il sistema che ha inventato George, il figlio di Mister Emerson, per liberarsi di una guida turistica appiccicosa e desiosa di denaro: si finge in preda ad una crisi mistica inginocchiandosi sul pavimento della chiesa.



Prima di chiudere il post ritengo utile mostrare qualche immagine degli affreschi della cappella Bardi. Ho trovato le immagini nella consueta e mirabile Web Gallery of Art e ne ho tratto i particolari corrispondenti alle immagini del film.

Come chiusura del post, inserisco una immagine di Lucy sorridente sempre all'interno di Santa Croce. Sta guardando il giovane George Emerson durante la sua finta crisi mistica. Credo che lo trovi simpatico. Vedremo.
(continua)

2 commenti:

Ermione ha detto...

Per adesso tutto bene, ma ti aspetto alla prossima...nessun errore resterà impunito.
Mi hai fatto venire una gran voglia di fare la turista nella mia città, e di rientrare in S.Croce: è circa da un anno che non ci metto piede, che roba. Per non parlare del Duomo o, peggio, di Santa Msria Novella, lì si parla di lustri!

annarita ha detto...

È cominciato un bel viaggio dentro un film che ho amato molto. E naturalmente dentro una bellissima città che non mi stancherò mai di visitare.