tag:blogger.com,1999:blog-344684100306295084.post679586463862764814..comments2024-03-06T11:14:53.119+01:00Comments on Abbracci e pop corn: Rosencrantz e Guildenstern sono mortiSolimanohttp://www.blogger.com/profile/17301547043674128905noreply@blogger.comBlogger6125tag:blogger.com,1999:blog-344684100306295084.post-29775047387615643072007-08-07T15:07:00.000+02:002007-08-07T15:07:00.000+02:00Non è un'antica superstizione, è la vita che è una...Non è un'antica superstizione, è la vita che è una partita a dadi truccata, è Atena che aiuta Ulisse...Ma adesso comincio a mettere giù qualcosa (per il Mahabharata, servono almeno quattro puntate!)Giulianohttps://www.blogger.com/profile/06401398690125983204noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-344684100306295084.post-73794510771728325782007-08-07T12:01:00.000+02:002007-08-07T12:01:00.000+02:00Caro Giuliano: si`, ho visto il Mahabharata (belli...Caro Giuliano: si`, ho visto il Mahabharata (bellissimo!); no, non te lo rubo. Quintet me lo ricordo appena: atmosfere nevose, un gioco tipo caccia all'uomo... Nel Mahabharata si parla anche dell'abilita` ai dadi: un'antica superstizione, o l'abilita` di un baro.mazapegulhttps://www.blogger.com/profile/05044258455666975012noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-344684100306295084.post-51829476050406922682007-08-07T11:19:00.000+02:002007-08-07T11:19:00.000+02:00Non so se hai visto il Mahabharata di Peter Brook:...Non so se hai visto il Mahabharata di Peter Brook: lì la scena dei dadi è fondamentale.<BR/>E poi c'è Quintet di Robert Altman: ma se mi porti via questi due film mi arrabbio...Giulianohttps://www.blogger.com/profile/06401398690125983204noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-344684100306295084.post-62777606595190013962007-08-07T11:18:00.000+02:002007-08-07T11:18:00.000+02:00Caro Nicola, sì: la scena del lancio della moneta ...Caro Nicola, sì: la scena del lancio della moneta inizia in montagna, tra le pietre (forse è davvero una cava), mentre R&G sono in viaggio verso il Castello, e continua fino all’incontro con gli Attori, dove per la prima volta esce croce (ma prima il Capocomico vince un paio di scommesse dicendo “testa” più velocemente degli altri due).<BR/>Dopodichè, c’è una piccola recita improvvisata per R&G, ma solo perché gli attori avevano un gran bisogno di avere un pubblico: senza pubblico è come non esistere. Ma R&G, un po’ spaventati, piantano in asso gli Attori, e da qui in avanti il film si svolge tutto nel Castello. Gli Attori arriveranno dopo, e il Capocomico rimprovererà loro questa fuga. <BR/>Una cosa notevole, tra le tante che ho saltato per non allungare troppo il post, è che “La morte di Gonzago” è recitata da marionette (molto belle, moderne e fuori dal comune); invece la pantomima recitata dagli Attori è proprio l’Amleto di Shakespeare.Giulianohttps://www.blogger.com/profile/06401398690125983204noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-344684100306295084.post-61373245221138673752007-08-07T11:10:00.000+02:002007-08-07T11:10:00.000+02:00...e per continuare la discussione su Bergman: per......e per continuare la discussione su Bergman: per lo svedese la morte gioca al piu` deterministico dei giochi; per Stoppard la morte fa cessare quello piu` casuale.<BR/>Sarebbe interessante vedere, nella narrativa e nella leggenda, a quali giochi (oltre a scacchi e dadi) sia associata la morte.mazapegulhttps://www.blogger.com/profile/05044258455666975012noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-344684100306295084.post-78283616545146517602007-08-07T10:42:00.000+02:002007-08-07T10:42:00.000+02:00Caro Giuliano,quella bellissima scena della moneta...Caro Giuliano,<BR/>quella bellissima scena della moneta, mentre R.& G. s'avventurano -ricordo bene?- in una pietraia, e` una bellissima immagine della morte (quindi, non ci avevo pensato, della fine del tempo). R. & G. cercano di ricordare qualcosa che a loro sfugge, che e` il momento della loro morte.<BR/>Il caso, quello che imprevedibilmente produce la successione delle teste e delle croci, e` cosi` strettamente associato alla vita da cessare con essa: nella morte tutto e determinismo, non si hanno chance di sorta.<BR/>Il punto e` sottilmente filosofico e scientifico: mi piacerebbe essere meno ignorante per parlarne a ragion veduta. Se da un lato la morte distrugge l'ordine con cui la vita ordina il nostro corpo (un'eccezione locale nella alla regola dell'entropia, che vale per il sistema-mondo nel suo complesso), dall'altro in vita abbiamo delle possibilita` di combinazione casuale (di scelta cosciente, di cellule in movimento, di posti in cui ci troviamo spostandoci, di pensieri) che, da morti, cessano di sussistere.<BR/>Ciao,<BR/>Nicolamazapegulhttps://www.blogger.com/profile/05044258455666975012noreply@blogger.com