tag:blogger.com,1999:blog-344684100306295084.post6502343303589776760..comments2024-03-06T11:14:53.119+01:00Comments on Abbracci e pop corn: Le lacrime amare di Petra von KantSolimanohttp://www.blogger.com/profile/17301547043674128905noreply@blogger.comBlogger5125tag:blogger.com,1999:blog-344684100306295084.post-7670722511861098122014-10-22T16:32:57.697+02:002014-10-22T16:32:57.697+02:00Complimenti per le vostre analisi. Ho visto il fil...Complimenti per le vostre analisi. Ho visto il film per la prima volta oggi. Sto recuperando la sua filmografia. Ottimo regista e già uno dei miei prediletti :)Maria Chiarahttps://twitter.com/MCR1706noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-344684100306295084.post-83815207474195978712008-04-13T15:09:00.000+02:002008-04-13T15:09:00.000+02:00Giuliano, però a parte questo (che io trovo bellis...<B>Giuliano</B>, però a parte questo (che io trovo bellissimo) almeno <B>Lola</B> lo devi vedere. Nella storia di Lola c'è una coerenza quasi da teorema che trovo molto convincente, ed è fresco anche come film politico: parlando della Germania degli anni di Adenauer sembra che parli dell'Italia di oggi.<BR/>Poi c'è l'aspetto visivo: Fassbinder non so ospira ai pittori, è lui un pittore, come lo sono Jarman e Olmi. Un discorso che riprenderò, devo trovare il modo giusto, ma guardando le immagini che ha messo Gabrilu ci si trova una perfetta analogia con una galleria d'arte di un grande pittore. Un discorso non estetistico (come provano a fare tanti) ma di modalità di visione e di espressione.<BR/><BR/>saludos<BR/>SolimanoSolimanohttps://www.blogger.com/profile/17301547043674128905noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-344684100306295084.post-42531975655078688622008-04-13T09:38:00.000+02:002008-04-13T09:38:00.000+02:00Devo dire che mi sono sempre sentito molto lontano...Devo dire che mi sono sempre sentito molto lontano da Fassbinder: l'unico suo film che ricordo volentieri è "Il matrimonio di Maria Braun".<BR/>Quando uscivano i suoi film, era di moda recitare una specie di rosario: "Wenders, Herzog, Fassbinder..." Dei primi due ho visto tutto quello che mi è stato possibile vedere, con Fassbinder mi sono fermato presto.<BR/>Ne riconosco il grande talento (bastano queste foto per capirlo), ma non ho una gran voglia di rivedere i suoi film.<BR/>Semplificando molto, si può dire che Wenders e Herzog lavorano in esterni, Fassbinder lavora soprattutto in interni: ambienti chiusi, che avrebbero un gran bisogno di aria fresca. E' la sua poetica, tanto di cappello ma io vado più volentieri a vedere qualcos'altro.Giulianohttps://www.blogger.com/profile/06401398690125983204noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-344684100306295084.post-29520662529124756462008-04-12T13:22:00.000+02:002008-04-12T13:22:00.000+02:00Solimano a parte le considerazioni sull'Analisi...<B>Solimano</B> a parte le considerazioni sull'Analisi Transazionale di Thomas Harris cui fai riferimento, c'è un altro elemento nella citazione di Fassbinder che mi ha spinto a metterla in epigrafe, e cioè quando dice <I> "credo di potere esprimere meglio quello che sento quando uso un personaggio femminile come centro"</I>. <BR/>In effetti, la maggior parte dei film di Fassbinder sono centrati (anche nel titolo) su una figura femminile: oltre questo Petra von Kant abbiamo <I>Martha</I>, <I>Veronika Voss</I>, <I>Lola</I>, <I>Lili Marleen</I>, <I>Effi Briest</I>, <I>Il matrimonio di Maria Braun</I> e quel <I>La paura mangia l'anima</I> forse meno famoso degli altri ma molto, molto interessante, anche quello centrato su una donna.<BR/>Grazie sempre e voscenza bbenedica (smile)gabriluhttps://www.blogger.com/profile/10153191916724857645noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-344684100306295084.post-37631553966606946822008-04-12T12:23:00.000+02:002008-04-12T12:23:00.000+02:00Gabrilu, è molto interessante la frase di Fassbind...<B>Gabrilu</B>, è molto interessante la frase di Fassbinder che hai riportato all'inizio del post. Parte da una affermazione giusta, anche se spesso negata (il tentato dominio è universale) per giungere ad una terapia di tipo autolesionistico, tirando fuori una considerazione mortuaria, che semmai dovrebbe rafforzare l'ipotesi del tentato dominio.<BR/>Mi fa venire in mente una vecchia matrice comportamentale, semplice, magari un po' bieca, ma utile perché funziona. Le quattro possibilità sono: <BR/>io OK tu OK, <BR/>io OK tu no OK, <BR/>io no OK tu OK, <BR/>io no OK tu no OK.<BR/>Naturalmente l'unica veramente gratificante è la prima, ma le altre tre possibilità sono molto più diffuse e praticate, basta guardarsi intorno.<BR/>A me sembra che nel film, pregevolissimo per diversi motivi, vengano fuori proprio inconsciamente -quindi ancor più efficacemente- tutte e tre quelle possibilità. La prima è naturalmente esclusa, perché l'incontro sinergico di due dominanze che si accettano e si esaltano a vicenda non va bene, in quanto si accetterebbe come un dato di fatto l'esistenza della propria pulsione di dominanza, che esiste come esiste il respiro.<BR/>Ciò che hanno dimostrato (dimostrato, non insegnato) Darwin, Lorenz, Monod e Laborit (scienziati, non moralisti né psicanalisti) chissà perché si fa di tutto per non accettarlo, direi addirittura per non vederlo, come fecero i cardinali col cannocchiale di Galileo.<BR/>Una delle cose più belle di Fassbinder è che, pur essendo lui nel quadrante <I>io no OK tu non OK</I>, è riuscito a fare alcuni film in cui non mente e non cade quindi nella scontata giaculatoria del sentimentalismo.<BR/><BR/>grazie e saludos<BR/>SolimanoSolimanohttps://www.blogger.com/profile/17301547043674128905noreply@blogger.com