tag:blogger.com,1999:blog-344684100306295084.post5518403516253714477..comments2024-03-06T11:14:53.119+01:00Comments on Abbracci e pop corn: Lontano da leiSolimanohttp://www.blogger.com/profile/17301547043674128905noreply@blogger.comBlogger4125tag:blogger.com,1999:blog-344684100306295084.post-92201129138960657482008-03-03T14:56:00.000+01:002008-03-03T14:56:00.000+01:00Gabrilu e Solimano, prima di dirvi quanto mi sia p...Gabrilu e Solimano, prima di dirvi quanto mi sia piaciuto il post, vorrei raccontarvi -in una conversazione fra amici, proprio come quella di cui parla Gabrilu- che fra nonne, babbo e zia io ho, in famiglia, ben 4 casi accertati di Alzheimer o altra simile demenza senile. Inutile aggiungere che la possibilità di incorrere nella stessa malattia -benchè i geriatri consultati in materia siano dubbiosi sulla sua ereditarietà- mi pare per me notevole: nel caso, vorrei tanto avere lo stesso atteggiamento di Fiona e di quella signora francese. Anche perchè, avendo seguito per tre anni l'evolversi della demenza paterna, ed avendo rischiato a causa di essa sia la salute psico-fisica, sia l'armonia del matrimonio, preferirei anch'io la soluzione lapalissiana. Ma si sa, non possiamo scegliere in anticipo... Comunque, fra una decina d'anni, farò qualche esamino medico ad hoc. Fino ad allora, cercherò il più possibile di comunicare con il mondo esterno e col mio prossimo, sapendo per esperienza indiretta quanto sia tremendo non poterlo più fare.<BR/><BR/>Baciotti<BR/><BR/>RobyRobyhttps://www.blogger.com/profile/11979040841395849558noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-344684100306295084.post-85349193063889209852008-03-03T13:15:00.000+01:002008-03-03T13:15:00.000+01:00Tre cose:La prima: L'anno scorso a maggio mentre e...Tre cose:<BR/>La prima: L'anno scorso a maggio mentre ero in Francia sono stata invitata assieme ad un ventina di altre persone in casa di una signora molto nota nell'ambiente dei proustofili ma di cui non faccio il nome per ovvi motivi. Ad un certo punto è arrivata una signora dell'età più o meno della Fiona del film. Molto bella per la sua età, vestita in maniera molto elegante ma sobria. Si capiva che era molto amica della padrona di casa. Tra le due si svolge questo dialogo, ascoltato da tutti:<BR/>-- Allora, ci sei andata?<BR/>-- Si<BR/>-- E che cosa ti ha detto?<BR/>-- Che è così. Ho l'Alzheimer. Ancora al primissimo stadio, ma è sicuro. <BR/>..... La conversazione tra loro è continuata. Ma potete immaginare il clima che si è creato in quel salotto.<BR/>E potete immaginare che quando ho letto prima il racconto della Munro ed ora ho visto il film della Polley ho pensato immediatamente a quella signora. La situazione era identica a quella di Fiona. <BR/><BR/>Seconda cosa: da poco ho scoperto che Annie Girardot (giusto per rimanere nell'ambito cinematografico) è ormai da qualche anno malata di Alzheimer. Ho letto una lunga e molto toccante intervista rilasciata dalla figlia in cui veniva descritto come Annie Girardot abbia scoperto piano piano (come Fiona) di essere malata etc. <BR/>E ancora più recentemente ho scoperto che Monica Vitti non si vede più in giro da anni perchè anche lei malata di A. <BR/><BR/>Terza cosa: il film Polley-Christie-Munro è davvero molto, molto bello. <BR/>Certo, tratta un tema molto doloroso e non è stato facile, per me, vederlo.<BR/>Ma non ci può sempre divertire, nemmeno al cinema. <BR/>Io questo film lo farei proprio vedere a tutti. <BR/><BR/>Mi scuso per la lunghezza. <BR/>(Quasi dimenticavo: grazie come sempre per l'ospitalità)gabriluhttps://www.blogger.com/profile/10153191916724857645noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-344684100306295084.post-61571513992900816252008-03-03T12:19:00.000+01:002008-03-03T12:19:00.000+01:00Il problema dell'Alzheimer l'ho dovuto affrontare,...Il problema dell'Alzheimer l'ho dovuto affrontare, e meno male che nei due casi ci sono state due bravissime badanti, una ucraina ed una moldava, fra l'altro colte, perché una cosa che non tutti sanno è che la situazione che si era creata in quei paesi ha portato ad una emigrazione alla ricerca di lavoro di donne sui quaranta/cinquanta che facevano le maestre o attività del genere e che vedevano come unica possibilità decorosa quella di fare le badanti. La moldava così manteneva il figlio ventenne che studiava a Parigi.<BR/>E' importante che si parli di queste cose e che ci si facciano dei film, perché il punto è questo: non è detto che si sia vivi ancora un quarto d'ora prima di morire come La Palisse, ci sono delle volte che da un certo punto di vista non si è più vivi tre anni prima di morire. Il problema è della persona malata, ma è anche di chi ama la persona malata, l'ama come era e com'è, e si patisce, a vedere com'è, anche quando si è definito il problema della quotidianità, che non è comunque uno scherzo. La soluzione, possibile ma difficile, è mantenere viva in sé la persona com'era (cosa possibile, perché il ricordo è un fatto, non il pensiero su un fatto) e accettare pienamente la persona com'è. <BR/>Personalmente, mi auguro di fare come La Palisse, ma andrà come andrà.<BR/><BR/>grazie, <B>Gabrilu</B><BR/>SolimanoSolimanohttps://www.blogger.com/profile/17301547043674128905noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-344684100306295084.post-72209643059925391722008-03-03T10:03:00.000+01:002008-03-03T10:03:00.000+01:00Sarah Polley l'ho vista da bambina nel Munchhausen...Sarah Polley l'ho vista da bambina nel Munchhausen di Terry Gilliam, in un ruolo da protagonista; poi a vent'anni in due bei film di Atom Egoyan , Exotica e Il dolce domani, due ruoli drammatici e molto profondi.<BR/>Non la conosco di persona, ma a giudicare dalle sue scelte penso proprio che Sarah Polley sia più intelligente della media delle attrici...Giulianohttps://www.blogger.com/profile/06401398690125983204noreply@blogger.com